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venerdì 15 febbraio 2013

Madonna del Conforto di Arezzo



Oggi nella mia città si celebra un'importante festa religiosa, per chi non conoscesse la storia è questa:
Nella seconda metà del 1700 si registrarono in Italia molti terremoti, anche la terra intorno ad Arezzo cominciò a tremare seminando panico da parte degli abitanti di Arezzo che vedevano nel terremoto un castigo di Dio per i loro peccati. Dalle parti di Porta San Clemente, nel centro storico della città, vi era un ospizio dei padri Camaldolesi in cui c’era una cantina dove vendevano il vino al minuto ai meno facoltosi. La storia vuole che in questa cantina era conservata una piccola terracotta raffigurante la Madonna di Provenzano, completamente annerita dai fumi che si sprigionavano ogni volta che venivano accese le cucine durante le vendemmie o semplicemente per offrire qualcosa ai viandanti.
Una sera la terra cominciò a tremare e le persone che si trovavano dentro la cantina chiesero perdono alla Vergine per le loro bestemmie e si riunirono in preghiera. Improvvisamente l’immagine della Madonna cominciò a brillare e diventò di un bianco scintillante.Dal quel momento la terra smise di tremare, l’immagine della Madonna venne portata in Cattedrale con festa solenne ed iniziò subito il processo di canonizzazione dell’immagine come portatrice di miracoli.Venerata dagli aretini da 15 febbraio 1796, ha protetto la città durante l’assalto delle truppe francesi guidate dal capitano Lauvergne che avrebbe voluto imporre alla città principi anti cristiani.La città insorse al grido di ‘Viva Maria!’ e costituì un piccolo esercito per scacciare i francesi. I francesi ritirarono così le loro truppe dalla città di Arezzo, il popolo con in mano le bandiere che inneggiavano alla Vergine del Conforto fecero ritirare i francesi. Ancora una volta la fede verso quella piccola immagine di terracotta aveva vinto. Ancora oggi è fortissima la devozione degli aretini verso la Madonna del Conforto che ogni 15 febbraio si ritrovano in Cattedrale nella cappella a lei dedicata a pregare come se i miracoli del passato fossero successi anche nel presente.

4 commenti:

  1. Ciao Susy,

    questa storia è molto bella e leggo sempre con piacere tuttociò che è legato alla religione, trovo che infonda serenità e benessere alle nostre anime scosse dal tran tran quotidiano.

    Che siano vere o siano solo credenze popolari non importa anche perchè c'è bisogno di credere in qualcosa, in un punto fermo.

    A presto...

    Antonella

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  2. E' verissimo Antonella e in questo momento ce ne vuole proprio tanta di serenità, un abbraccio!

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  3. Grazie per averci raccontato un pezzettino della tua città!
    un abbraccio

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