mercoledì 28 agosto 2013
I have a dream
«Oggi, amici miei, vi dico: ho un sogno». Era il 28 agosto del 1963 quando Martin Luther King pronunciò queste parole davanti al Lincoln Memorial di Washington. Parole importanti, parole di un discorso contro il razzismo che allora scosse le coscienze di migliaia di americani. Parole che oggi, a esattamente 50 anni di distanza, ancora colpiscono nel profondo.
Il sogno di Martin Luther King, assassinato nel 1968, era quello di costruire un'America in cui tutti, bianchi e neri, fossero considerati eguali e liberi. Un'America in cui «i figli degli ex schiavi e i figli degli ex padroni di schiavi potranno sedersi insieme alla tavola della fraternità». Un'America in cui «i bambini neri e le bambine nere potranno prendere per mano bambini bianchi e bambine bianche, come fratelli e sorelle».
Cinquant'anni dopo il celebre discorso «I have a dream», in America neri e bianchi siedono allo stesso tavolo, nelle scuole i bambini di ogni colore si prendono per mano. Qualche anno fa è successo qualcosa che Martin Luther King forse non aveva osato sognare: l'elezione di un presidente nero, Barack Obama.
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Eh si, io c'ero nel '68, ero una diciottenne piena di sogni che ha vissuto quei meravigliosi anni, non posso nascondere però che anche cose tremende come appunto l'assassinio di Martin Luther King il 4 aprile 1968, siano accadute.
RispondiEliminaHai fatto bene a voler ricordare questo grande uomo, l'emozionante discorso fatto anni addietro appunto in questo giorno, risuona ancora nelle orecchie.........
Laura
I sogni possono avverarsi qualche volta!
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